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Distinguere le lesioni progressive da quelle reversibili.

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Lo screening citologico ha avuto così tanto successo nel prevenire il carcinoma cervicale infiltrante che l’importanza di quest’ultimo come problema clinico tende ad essere messa in ombra dagli svantaggi e dai possibili rischi dello screening stesso.

In Inghilterra, dove la copertura dello screening è stata alta fin da quando il programma è stato lanciato ufficialmente nel 1988, il CIN3 è stato riscontrato e trattato più frequentemente nelle donne tra i 25 e 29 anni (Figura 5.3). Questo è inoltre un gruppo d’età in cui maggiormente si riscontra l’infezione reversibile da HPV (Figura 5.4),rendendo la distinzione tra LSIL, una condizione prevalentemente reversibile, e HSIL, che comporta un rischio di progressione a forma infiltrante, il maggior punto di interesse per la citologia.

Poichè il tumore cervicale sintomatico clinicamente evidente è raro nelle donne sotto i 30 anni, le forme occulte e microinfiltranti possono essere diagnosticate tra i 25 e i 29 anni in popolazioni ben monitorate (Castanon et al. 2013).

 

Figure 5.3. Data taken from Office for National Statistics records for England (1992-2013) and England and Wales (1972-1982) Data available from  http://www.ons.gov.uk/ons/rel/vsob1/cancer-statistics-registrations–england–series-mb1-/index.html

 

HSIL e LSIL nellepopolazioni interessate dallo screening

Nel programma ben consolidato di screening inglese, il CIN2-3 è più frequentemente riscontrato nelle donne tra i 25-29 anni.
Le neoplasie occulte trovate grazie allo screening possonoanche essere riscontrate in donne tra i 25-29 anni
LSIL e l’infezione da HPV sono più frequenti nelle donne sotto i 30 anni.
La distinzione citologica tra HSIL e LSIL è la chiave per uno screening accurato 

 

Evitare una sovradiagnosi delle lesioni reversibili

Wilson & Jungner (1968) avevano riconosciuto il potenziale problema di sovradiagnosticare le lesioni “borderline” (Figura 5.2), che è stato successivamente dimostrato essere un punto deboledello screening cervicale. Nella maggior parte dei laboratori, il numero di LSIL sommato ai referti citologici atipici o borderline supera di gran lunga quello degli HSIL. Per esempio, in Inghilterra (dati del 2013-2014), l’1,8% dei referti citologici adeguati in media riporta una discariosi lieve (equivalente all’LSIL) o borderline (5.3%) rispetto all’1.3% della discariosi ad alto grado (equivalente all’HSIL) o tumore (HSCIC 2014). Inoltre i tassi di positività all’HPV delle donne con una citologia normale sono ancora più alti in tutta Europa (Figura 5.4, da Bruni et al. 2010).  

Figura 5.4. Percentuale di donne con citologia normale HPV+in diverse fasce d’età (Figura 2 in Bruni et al. 2010)

 

Lesioni borderline e di basso grado potenzialmente reversibili.

  • Borderline, ASC-US e LSIL sono più frequentemente diagnosticati rispetto all’HSIL
  • Il tasso di positività all’HPV nelle donne con una citologia normale è anche maggiore rispetto all’ASC-US nelle giovani donne