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Gli effetti del danno epiteliale

Un danno all’epitelio cervicale provoca una risposta infiammatoria caratterizzata da cambiamenti nel tessuto siaa livello localeche sistemico. Nel sito specifico della ferita vi è il danno localizzato alle cellule epiteliali che mostrano alterazioni degenerative citoplasmatiche e necrosi coagulativa dei nuclei.

Nello stroma sottostante compariranno i meccanismi sistemici che il corpo mette in atto per rimuovere il danno e riparare la ferita. Vi è iperemia dei vasi papillari per aumentare l’afflusso di sangue all’area, l’essudazione del plasma nel tessuto circostante per far giungere con il flusso sanguigno i prodotti del sangue come la  fibrina e favorire la migrazione dei polimorfonucleati nel sito dell’infezione o del danno.

Questi cambiamenti nel tessuto non sono specifici ed avvengono qualsiasi sia la causa del danno.

 

Cambiamenti citologici legati al danno

Se si esegue uno striscio su una cervice non integra, bisogna tenere in considerazione che vi saranno sia cellule che stanno andando incontro a degenerazione sia le cellule che stanno rigenerando l’epitelio danneggiato.

 

Alterazioni degenerative

Il citoplasma delle cellule che vanno incontro ad alterazioni degenerative mostrerà una perdita dei contorni ben definiti, sarà fragile e potrebbe rompersi portando ad una perdita del citoplasma parziale o completa e lo striscio conterrà numerosi nuclei nudi. Sono presenti aloni perinucleari nella maggior parte delle infezioni e si accompagnano a vacuolazioni (aspetto “morsicato”). Nei vacuoli si possono ritrovare dei polimorfonucleati ingeriti.

I nuclei delle cellule in degenerazione inizialmente si mostreranno rigonfi o accartocciati (a causa dello scarso controllo dell’acqua attraverso la membrana cellulare) e poi eventualmente sono condotti alla picnosi. Il nucleo ha una membrana opaca mal definita con la cromatina a zolle. Successivamente avviene la carioressi (sfaldamento nucleare) e la cariolisi (dissoluzione nucleare). La risposta infiammatoria forma inoltre un essudato ricco in proteine in cui vengono inglobati numerosi polimorfonucleati. Occasionalmente i polimorfonucleati sono così numerosi che oscurano le cellule epiteliali nello striscio e lo rendono inadeguato per la valutazione; possono essere visti sullo sfondo anche dei detriti cellulari necrotici.

 

Alterazioni rigenerative

La guarigione dell’epitelio ulcerato o eroso è influenzata dalla proliferazione dello strato basale cellulare dell’epitelio squamoso adiacente e dall’espansione delle cellule di riserva dell’endotelio locale e delle cripte. Inizialmente l’area denudata è rivestita da cellule metaplastiche immature che successivamente si trasformano in epitelio squamoso maturo o colonnare.

Le alterazioni regenerative sono caratterizzate da fogli di cellule metaplastiche colonnari e immature con grandi nuclei e nucleoli prominenti o da cromocentri che riflettono la recente attività mitotica.

Figure 9b-13b: Repair change at low power in a conventional smear showing prominent nucleoli and occasional mitoses
Figure 9b-13b. High-power appearance in LBC preparation (reproduced from Figure 29 in Denton et al. 2008)

 

Altre condizioni infiammatorie della cervice

Cervicite atrofica 

Le cervici atrofiche sono particolarmente suscettibili alle infezioni. Uno striscio atrofico ha difficilmente uno sfondo pulito, conterrà numerosi polimorfonucleati, filamenti di muco e le cellule parabasali mostrano alterazioni degenerative come la picnosi nucleare e la carioressi. 

 

Cervicite cronica

Quando il danno persiste, i singoli linfociti e le plasmacellule migrano nell’area infiammata e si ritrovano frammisti ai polimorfonucleati nello striscio. Nelle cerviciti di lungo corso come quelle associate all’inserzione del sostegno vaginale per il prolasso o nelle donne in post menopausa, l’epitelio può mostrare alterazioni reattive come la paracheratosie l’ipercheratosi.

La cervicite cronica linfocitaria è caratterizzata sullo striscio da un misto di polimorfonucleati e linfociti. Alcune delle cellule epiteliali mostrano una colorazione eosinofila intensa compatibile con la paracheratosi.

 

Cervicite follicolare

La cervicite follicolare è una condizione caratterizzata dall’esposizione di follicoli linfoidi a causa dell’erosione dell’epitelio sovrastante. Può verificarsi ad ogni età ma è più frequente nelle donne in post menopausa i cui follicoli linfoidi sono rivestiti da un epitelio sottile, fragile e atrofico che è facilmente rimosso dalla spatola. Lo striscio contiene linee di cellule linfoidi, sia mature che immature, in vari stadi di differenziazione. I macrofagi con i corpi tingibili sono anch’essi presenti. Alterazioni marcate non specifiche infiammatorie e del riparo si possono notare nelle cellule epiteliali sovrastanti.

 

Figura 9b-14. Cervicite follicolare: linfociti di dimensioni variabili e occasionali macrofagi con corpi tingibili 

Figura 9b-14. Cervicite follicolare: linfociti di dimensioni variabili e occasionali macrofagi con corpi tingibili 

 

Cerviciti non specifiche ed endocerviciti

L’infiammazione non specifica, l’endocervicite, il riparo e la cervicite atrofica possono mimare la neoplasia intraepiteliale, argomento che sarà trattato e illustrato nella sezione sui “pitfalls”.

 

Figura 9b-15. Alterazioni regenerative in caso di cervicite non specifica con numerosi polimorfonucleati: nucleoli prominenti, cromatina pallida e regolari membrane nucleari. Possono essere viste mitosi occasionali.

 

 

Figura 9b-16. Cellule endocervicali con perdita della secrezione di  mucina e cellule metaplastiche immature in associazione con un polipo endocervicale: ingrandimento nucleare, nucleoli prominenti rosa delle cellule metaplastiche, membrane nucleari regolari e ipercromasia uniforme.

 

Learning points from Chapter 9b

  1. Normal squamous cells, immature metaplastic cells and endocervical cells should be seen on a normal LBC or conventional cervical cytology slide.
  2. Endometrial cells, histiocytes, lymphocytes may also be seen and must be distinguished from mature and immature squamous and endocervical cells.
  3. Lactobacilli may be seen in normal cervical smears often in those showing cytolysis and bare nuclei.
  4. Candida, Trichomomas, Herpesvirus and Actinomyces may be seen in otherwise normal cervical cytology slides.
  5. Cytologists must recognise reactive and regenerative changes seen non-specific and specific infections as well as in atrophy and atrophic vaginitis.